Paola Marone presidente incoming di Federcostruzioni: arriva il via libera dei "saggi"

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Paola Marone, napoletana, ingegnere civile esperta nel restauro di beni culturali, più volte Consigliera dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli e attualmente presidente della Fondazione dell’Ordine, è il presidente incoming di Federcostruzioni, federazione che fa parte di Confindustria e che riunisce le categorie produttive più significative di tutto il mercato edile e infrastrutturale, con circa 30.000 imprese e 350 miliardi di euro di fatturato.
Paola Marone succederà a Federica Brancaccio, presidente dell’Associazione costruttori edili di Napoli (Acen).
Martedì 1° giugno 2021 il consiglio generale di Federcostruzioni ha approvato all’unanimità la relazione dei “saggi” che individua la professionista napoletana come candidato unico alla presidenza.
L’elezione è prevista per l’assemblea generale della federazione, che si terrà alla fine di luglio.

LE SFIDE DEI PROSSIMI MESI
La filiera delle costruzioni mostra incoraggianti segnali di ripresa, anche per l’iniezione di fiducia rappresentata dalle misure di sostegno previste dal Recovery Plan e per provvedimenti come il Superbonus – dichiara Paola Marone – : i temi da affrontare sono tanti e ci attendono sfide impegnative, anche sul fronte della rigenerazione urbana, premessa per uno sviluppo sostenibile. Continuerò il proficuo cammino già intrapreso dalla presidente uscente Federica Brancaccio”.
Mai come oggi – aggiunge Federica Brancaccio la filiera delle costruzioni appare centrale per il rilancio dell’economia, anche in un’ottica europea che impone modernizzazione e digitalizzazione. Di Paola conosco la grande capacità tecnica e relazionale e sono lieta di questa successione ancora al femminile e ancora napoletana”.
In vista dell’assemblea di luglio, per volontà della presidente uscente di Federcostruzioni, Paola Marone parteciperà fin d’ora ai numerosi tavoli di lavoro nazionali del settore costruzioni.
“Ancora una volta – sottolinea il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli Edoardo Cosenzadalla comunità degli ingegneri napoletani proviene un esponente di vertice della filiera delle costruzioni. Sono certo che alla presidenza di Federcostruzioni l’amica e collega Paola Marone, di cui apprezzo da anni la capacità tecnica unita al garbo, al tatto e alla signorilità, continuerà con efficacia quell’azione per il rilancio di un comparto, come quello edile, fondamentale per la ripartenza e per l’economia del Mezzogiorno, come confermano anche le indicazioni del Piano di ripartenza e resilienza per l’utilizzo delle ingenti risorse europee che arriveranno dal Recovery Plan”.

UNA SITUAZIONE DIFFICILE
Ma qual è lo scenario attuale delle costruzioni in Campania?
Inutile negarlo: per le costruzioni, che in Campania rappresentano in termini di investimenti l’8,7% del Pil regionale e occupano il 29,3% degli addetti nell’industria, la pandemia è stata una doccia fredda. A testimoniarlo è il nuovo strumento di analisi messo a punto dal centro studi Ance “Scenari regionali dell’edilizia per la Campania” presentato nei giorni scorsi nella sede dell’Associazione costruttori edili di Napoli (Acen) da Francesco Izzo, ordinario di Strategie e management dell’innovazione dell’Università “Vanvitelli”.  rapporto-ance-campania_foto-tavolo_27-maggio-2021.jpg
Il centro studi Ance – guidato da Flavio Monosilio – sulla base dei dati elaborati con Prometeia, stima per il 2021 una crescita degli investimenti in costruzioni dell’8,5% a fronte di un calo del 9,5% registrato nel 2020 e un rimbalzo positivo del Pil regionale del 3,7% contro il -8,4% del 2020.
“Il mio auspicio – ha evidenziato la presidente dell’Acen, Federica Brancaccioè che il settore riparta, insieme a una più organica crescita economica della città e della regione, consolidando le previsioni nel medio termine, anche alla luce dell’auspicata semplificazione amministrativa, che dovrebbe consentire un’efficiente spesa dei fondi Ue 2014-2020”.  

OPERE PUBBLICHE AL RALENTI
Dai dati si evince che l’emergenza sanitaria ha inciso molto sulle opere pubbliche in Campania, determinando un rallentamento sia delle iniziative in corso sia di quelle in programma. I dati dei bandi di gara per lavori pubblici, dopo un biennio 2018-2019 che aveva segnato un recupero rispetto al minimo storico della domanda di lavori pubblici raggiunto nel 2017, tornano a segnare un risultato negativo nel 2020. Con circa 1.500 gare pubblicate per un ammontare corrispondente di 2mld, si registra una flessione del -10,4% in numero e del -20% in valore rispetto al 2019. La contrazione si riflette in tutti i tagli di lavori, ad eccezione della crescita nel numero dei bandi di importo superiore ai 20mln. “Per il corretto utilizzo dei fondi previsti nel Recovery Plan e per il rilancio del settore delle costruzioni è imprescindibile l’obiettivo della sburocratizzazione attraverso la semplificazione. In tal senso sono indispensabili almeno due riforme: quella della Pubblica amministrazione e quella della Giustizia” ha aggiunto Gennaro Vitale, presidente dell’Ance Campania.

OCCUPAZIONE: CALO RILEVANTE
Sul fronte dell’occupazione, i dati del 2020 fanno emergere una netta flessione delle ore lavorate in Campania, con un – 9,7%, e la massa salari che scende dell’8,42%. La differenza nei valori è imputabile al ricorso alla cassa integrazione “Covid”, a partire da marzo 2020. I dati di Napoli non si discostano dal trend regionale, con le ore lavorate che segnano un –10.36% e la massa salari che scende del 9,41%.
La pandemia ha condizionato anche il mercato immobiliare residenziale. Il numero di abitazioni compravendute in Campania, infatti, flette dell’11,2% rispetto all’anno precedente. Quadro peggiore nella provincia di Napoli, dove le compravendite si riducono addirittura del 14,1% e nel perimetro della città di Napoli si registra un -14,8% rispetto al 2019.  
La tabella riassuntiva che segue, sintetizza i dati fin qui elencati.

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BONUS FISCALI: SEGNALI POSITIVI
Segnali positivi arrivano invece dai bonus fiscali mirati all’efficientamento energetico e alla messa in sicurezza del territorio. Il Superbonus 110% sta registrando successo, come testimonia il monitoraggio dei dati Enea-Mise: 136 mln in Campania per 900 interventi fino al 17 maggio 2021.
“Sono ottimista – afferma il vice presidente Ance, Rodolfo Girardi, osservando i dati dello studio – il Superbonus dovrebbe offrire opportunità alle piccole e medie imprese, così come il PNRR, con programmi di più ampio respiro, dovrebbe incontrare l’offerta delle medie e grandi imprese. Per l’affermazione di questa misura – ha concluso – confidiamo nell’intervento del Governo, affinché si semplifichi il macchinoso processo autorizzativo”.
Le aspettative, infatti, sono tuttora legate all’ottenimento di una proroga della misura a tutto il 2023 e alle annunciate semplificazioni su cui pare concordino tutte le forze politiche.

(servizio a cura di Giovanni Capozzi)


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