Meno burocrazia per l’Italia digitale del futuro: l’ammonimento di Maurizio Dècina al webinar organizzato dal C3i

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Snellire i vincoli burocratici per accelerare l’infrastrutturazione informatica che consentirà ai cittadini di godere appieno dei benefici della connessione in 5G e quindi rendere più efficienti i servizi di rete favorendo così la modernizzazione del Paese. E’ il concetto ribadito nella lectio magistralis del professore 𝗠𝗮𝘂𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗗è𝗰𝗶𝗻𝗮 (docente emerito di Telecomunicazioni al Politecnico di Milano e già presidente di Infratel) che ha aperto il webinar sul tema  “𝗖onnettività al 𝗚igabit 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝟯𝗶” che si è svolto lunedì 𝟯 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼. Con un pubblico di oltre mille partecipanti, l’evento del 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗡𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗜𝗻𝗴𝗲𝗴𝗻𝗲𝗿𝗶 (in sigla 𝗖𝗡𝗜), è stato organizzato dal 𝗖𝗼𝗺𝗶𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗜𝗻𝗴𝗲𝗴𝗻𝗲𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 (𝗖𝟯𝗶), in collaborazione con la Fondazione CNI, ed ha offerto anche l’occasione per 𝗿𝗶𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗺𝗶𝘁𝗮𝘁𝗼 – fondato il 1° marzo del 2005 e diventato organo del CNI dalla primavera 2019 – direttamente 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗼𝗰𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗮𝗴𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶 che hanno costruito questo percorso.
Il convegno – coordinato e moderato da Gennaro Annunziata, Consigliere dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli e Consigliere operativo del C3i anche con delega alla comunicazione – ha avuto inizio con i saluti istituzionali del Presidente del Cni Armando Zambrano e di Alessandro Astorino, Coordinatore Consiglio Operativo C3i.
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La connessione ultra veloce – ha ribadito Decina – è determinante per quell’auspicata digitalizzazione della Pubblica amministrazione e per la modernizzazione del Paese. In questo senso la pandemia da Coronavirus ha da una parte accresciuto la domanda di servizi di rete più “veloci” ed efficienti (basti pensare solo alle esigenze imposte dalla Didattica a distanza) e dall’altra ha evidenziato le arretratezze che ancora  l’Italia sconta su questo versante.

UN’OCCASIONE DA NON PERDERE
Bisogna dunque prendere al volo questo treno così da consentire la copertura di tutto il Paese in 5G entro il 2026.
In questo scenario il C3i è pronto a svolgere il suo ruolo non solo propositivo e di approfondimento tecnico-teorico, ma anche per valorizzare adeguatamente le competenze degli ingegneri del Terzo Settore per i quali lo scenario in divenire potrebbe schiudere qualificanti prospettive di lavoro a vantaggio della collettività.

IL DECALOGO DELL’EMERGENZA-COVID
Del resto il C3i si è mosso con grande tempestività fin dai primi tempi dell’emergenza-Covid, anzitutto per individuare tutte le misure utili a migliorare la sicurezza della rete, d’improvviso messa “sotto stress” e quindi maggiormente a rischio di attacchi, proprio perché il web è stato chiamato a surrogare tutta una serie di servizi e funzioni “in presenza”, fortemente limitati dal lockdown. Le misure di emergenza furono sintetizzate in un decalogo (vedere tabella qui in basso) e più ampiamente illustrate in questo DOCUMENTO .

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Il webinar si è concluso con le testimonianze sul percorso fatto dal C3i dal 2005 a oggi, con i contributi di 𝗥𝗼𝗯𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗕𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶, 𝗔𝗻𝗴𝗲𝗹𝗼 𝗩𝗮𝗹𝘀𝗲𝗰𝗰𝗵𝗶, Consigliere Segretario del CNI, 𝗥𝗼𝗯𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗢𝗿𝘃𝗶𝗲𝘁𝗼, Consigliere del CNI con Delega al Terzo Settore, 𝗘𝗻𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗣𝗶𝗼 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮𝗻𝗶, Vice Presidente dell’Ordine di Milano, 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗔𝘀𝗰𝗮𝗿𝗶 e dello stesso 𝗔𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗔𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗻𝗼.
Di seguito è possibile visionare la registrazione integrale del webinar.


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