Transizione al Bim, il Presidente Cosenza: Le competenze di Ordini e Università a disposizione degli enti locali

 

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Le amministrazioni locali si accingono alla digitalizzazione degli appalti e della progettazione delle opere pubbliche con il Bim, Building Information Modeling. Fondamentale sarà la formazione delle risorse umane. Se ne è discusso mercoledì 24 luglio, nell’aula consiliare della Città Metropolitana di Napoli, a Santa Maria La Nova, in un convegno che ha messo a confronto Ordini professionali, docenti universitari, amministratori locali e tecnici.

ENORMI VANTAGGI
“Il Bim consente enormi vantaggi – ha evidenziato Edoardo Cosenza, Presidente dell’Ordine degli ingegneri di Napoli –  : fra i principali ricordo il risparmio dei costi (stimato del 20 per cento in Gran Bretagna, patria del Bim), la visione unitaria del progetto, la possibilità di trovare interferenze fra strutture e impianti in fase di progettazione senza avere sorprese dopo; la possibilità di aggiornamento istantaneo di cronoprogramma, costi, piani di sicurezza ed altro in relazione ad ogni variazione progettuale, la possibilità a lavori ultimati di monitorare impianti e sottoservizi con semplici app per la realtà aumentata. Le imprese e le grandi società di progettazione ne sono consapevoli: oggi all’estero non si lavora se non si conosce il Bim”.

L’ANELLO DEBOLE
In questo scenario la Pubblica amministrazione rappresenta forse l’anello debole. “Vanno formati – spiega Cosenza – uffici e risorse umane per poter gestire appalti in BIM. A livello locale abbiamo consolidate competenze in questo campo. C’è per esempio il master Bim dell’Ateneo Federiciano di cui sta per iniziare la quarta edizione.  La Regione ha già avviato da tempo la sua conversione al Bim con l’aiuto dell’intero sistema universitario e il coordinamento della Federico II, anche perché ha competenze su opere pubbliche di rilevante entità, per le quali il legislatore prescrive in tempi rapidi l’adozione del Bim. La Città Metropolitana – chiarisce il Presidente degli Ingegneri napoletani – si occupa di interventi di minore entità, ma anch’essa ha la necessità di riqualificare le proprie risorse. Possiamo dunque considerare questo incontro di oggi come un trailer di quanto poi si dovrà concretamente decidere e fare, con un piano di formazione dettagliato che studieremo insieme”.
A spiegare che cosa sia concretamente il Bim e come esso trovi inquadramento tecnico e normativo hanno pensato il Professor Domenico Asprone e l’Ingegner Antonio Salzano, Coordinatore della Commissione Speciale Bim dell’Ordine degli ingegneri di Napoli. Proprio questa commissione, peraltro, ha ricordato Salzano, ha elaborato le FAQ (domande frequenti) sul Building Information Modeling, messe a dsisposizione dei colleghi per aiutarli ad orientarsi in questa nuova materia.

RIVOLUZIONE IRREVERSIBILE
“Oggi – ha affermato
Rosario Ragosta, Consigliere Delegato all’Informatizzazione e all’Agenda digitale della Città Metropolitana di Napoli – lanciamo una grande sfida che rivoluzionerà in maniera irreversibile il settore dei lavori pubblici. L’adeguamento della Città metropolitana di Napoli e i comuni che la formano alla metodologia BIM. Abbiamo tracciato un primo percorso di formazione e addestramento delle risorse umane, accompagnati in questo processo dagli Ordini professionali, in particolare dall’Ordine degli Ingegneri e degli architetti. Ringrazio il presidente Cosenza della sua presenza e di accompagnarci in questo progetto con la Città Metropolitana di Napoli”.