Struttura Tecnica Nazionale per la Protezione Civile, costituito il nucleo operativo di intervento della provincia di Napoli

“Si vis pacem, para bellum”: oggi è ancora così anche se i nemici non sono gli eserciti, ma sono la forza e l’imprevedibilità della natura e, talvolta, le conseguenze dell’azione dell’uomo sulla natura stessa.

Il fronte di guerra oggigiorno è dato dai nove grandi rischi individuati dalla Protezione Civile (rischio sismico, rischio vulcanico, rischio nucleare, rischio meteo-idrologico, rischio maremoto, rischio incendi boschivi, rischio sanitario, rischio industriale di incidente rilevante).

In questo contesto, le Professioni Tecniche interpretano un ruolo da protagonista all’interno della Struttura Tecnica Nazionale (in sigla S.T.N.): un’organizzazione che – rispettando le specifiche competenze e adattando i compiti in base ai diversi scenari operativi – coopera a supporto del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e delle Strutture della Protezione civile delle Regioni e Province Autonome. L’obiettivo di S.T.N. è sviluppare una sinergia interdisciplinare delle professioni interessate e dei relativi sistemi ordinistici per assicurare un servizio più efficace ed efficiente in scenari di mobilitazione per calamità.

Affrontare il rischio significa essere pronti a gestire l’emergenza con una rapida, coordinata e integrata mobilitazione di tutte le risorse. Napoli ha fatto proprio questo spirito di Protezione Civile, preparandosi a intervenire in prima linea nella gestione delle emergenze di tutti i tipi di rischi e mettendo a sistema le esperienze fatte sul campo con gli interventi tecnici volontari operati fin dal sisma dell’Aquila nel 2009 e via via con il sisma in Emilia Romagna del 2012, il sisma nel Centro Italia del 2016 e il sisma di Ischia del 2017.

Venerdì 22 marzo 2024, nella sede dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli, su invito del presidente Gennaro Annunziata, si sono riuniti presidenti e delegati di tutti gli Ordini e Collegi professionali dell’Area Tecnica: Ingegneri, Architetti, Geometri e Geometri Laureati, Periti Agrari, Periti Industriali e Periti Industriali Laureati, Dottori Agronomi e Forestali.

Presenti, oltre ad Annunziata, i presidenti Lorenzo Capobianco (Architetti), Egidio Grasso (Geologi), Maurizio Sansone (Periti Industriali), Biagio Scognamiglio (Periti Agrari), e i delegati Vincenzo Borrelli  e Rossella Piscopo (Agronomi), Antonio Cerbone (Architetti), Eduardo Pace (Ingegneri), Massimo Scaffidi (Geometri) e Vincenzo Testa (Geologi).

In rappresentanza del Consiglio Direttivo S.T.N., il geologo Lorenzo Benedetto, vice presidente.

All’ordine del giorno, la costituzione della Sezione Operativa Territoriale ( in sigla S.O.T.) di Napoli e provincia della Struttura Tecnica Nazionale (in sigla S.T.N.). Le S.O.T. costituiscono i nuclei operativi di intervento di S.T.N.

Nel corso della riunione, all’unanimità sono stati eletti ai vertici della S.O.T. di Napoli l’architetto Antonio Cerbone (coordinatore), l’ingegner Eduardo Pace ed il geometra  Massimo Scaffidi (vice coordinatori), il geologo Vincenzo Testa (segretario).

La S.O.T. di Napoli sarà subito operativa e scenderà in campo a partire da lunedì 25 marzo per affiancare il Dipartimento di Protezione Civile nell’Emergenza Campi Flegrei. Essa contribuirà all’esame e alla schedatura delle aree della “zona rossa” per delineare la mappa del rischio, creando uno strumento utile per programmare e pianificare gli interventi di miglioramento della sicurezza sismica degli edifici e delle infrastrutture.
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