Arkeda 2024: bilancio positivo per la rassegna e per l’Ordine degli ingegneri, con 5 appuntamenti formativi e oltre 400 partecipanti
Arkeda 2024, undicesima edizione del Salone dell’architettura, edilizia, design ed arredo, ha significato tre giorni di intense attività e ricchi di soddisfazioni per l’Ordine degli Ingegneri di Napoli, da venerdì 29 novembre a domenica 1° dicembre 2024.
Le cifre sono eloquenti: più di 350 iscritti hanno partecipato alla visita tecnica ai tre padiglioni allestiti nel complesso fieristico della Mostra d’Oltremare, i 5 eventi formativi validi per il riconoscimento di Cfp ( QUI il dettaglio dell’agenda) hanno attirato più di 400 partecipanti. Per la prima volta l’ultimo degli eventi – valevole per etica e deontologia – si è svolto la mattina di domenica, ampliando le opportunità di partecipazione.UNO STAND ACCATTIVANTE E CURATO
Lo stand dell’Ordine (nel padiglione 4), con un allestimento particolarmente accattivante e curato e uno spazio-aula per alcuni appuntamenti formativi, “è stato il cuore pulsante della nostra presenza – spiega il presidente dell’Ordine Gennaro Annunziata – : una vera e propria ‘Piazza Tecnica’, punto di incontro e confronto in cui non ci siamo limitati solo a parlare tra ingegneri, ma ci siamo aperti al dialogo con tutti i visitatori, dimostrando l’importanza e la trasversalità della nostra categoria”.
In questo video sono riassunti alcuni dei momenti che hanno segnato la presenza dell’Ordine degli ingegneri di Napoli ad Arkeda 2024.
UN’EDIZIONE CON TUTTI GLI INDICATORI IN CRESCITA
I numeri significativi registrati dall’Ordine, si inquadrano in un bilancio positivo per l’intera rassegna. Ad Arkeda 2024 si sono infatti registrate 12.500 presenze di professionisti e operatori del settore provenienti da ogni parte d’Italia, per visitare gli oltre 8mila metri quadrati di area espositiva.
In tre giorni si sono svolti 41 convegni, 11 mostre, 9 presentazioni e 6 workshop.
Il programma completo di Arkeda 2024 è consultabile QUI
Questo video, realizzato a cura degli organizzatori della rassegna, rende efficacemente lo “spirito” della tre giorni alla Mostra d’Oltremare.
L’edizione 2024 di Arkeda, inoltre, ha fatto registrare un incremento di espositori del 20% rispetto all’anno precedente: dato che può essere interpretato anche come un segnale di ripresa per tutte le imprese, le attività e le professioni connesse ai temi della rassegna.
UNA TRADIZIONE CONSOLIDATA
Il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Napoli è intervenuto alla cerimonia di apertura, portando anche il saluto del Consiglio.
La partecipazione dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli ad Arkeda, ha detto Annunziata “è una tradizione consolidata, che quest’anno si rafforza ulteriormente. La nostra presenza è rappresentata da uno stand che esprime al meglio il ruolo centrale della nostra categoria e da cinque eventi formativi. Gli argomenti scelti si integrano perfettamente con il tema dell’edizione 2024 di Arkeda: il tempo, declinato nelle sue tre dimensioni, ossia passato, presente e futuro. Come ingegneri – ha aggiunto – manteniamo uno sguardo fermo sul presente, riflettendo su quanto già fatto per il Sistema Paese e su tutto ciò che ancora resta da fare. Ma, soprattutto, continuiamo a progettare il futuro, richiamando la formula scelta lo scorso anno per le celebrazioni del centenario del nostro albo“.
Inoltre per Annunziata la partecipazione ad Arkeda rappresenta anche un’utile occasione di confronto e di scambio di idee, concetti riassunti anche nella videodichiarazione che segue (raccolta dall’agenzia Dire.it).
I CINQUE APPUNTAMENTI FORMATIVI
Subito dopo la cerimonia inaugurale, lo stand dell’Ordine degli ingegneri di Napoli ha ospitato il primo dei cinque appuntamenti formativi in programma per gli iscritti all’albo. Tema: “Pavimentazioni colorate”.
Il presidente Annunziata ha introdotto il seminario, portando anche il saluto di tutto il Consiglio dell’Ordine.
Le pavimentazioni colorate, ha osservato il presidente, “rappresentano un tema in cui il dialogo tra ricerca accademica e mondo imprenditoriale si dimostra particolarmente proficuo. Non a caso, il convegno beneficia del supporto scientifico del Laboratorio di Strade Luigi Tocchetti dell’Università Federico II di Napoli diretto dalla professoressa Francesca Russo. È inoltre doveroso sottolineare il prezioso contributo della Commissione Pavimentazioni Stradali dell’Ordine, coordinata dal professor Gianluca Dell’Acqua, che ha svolto un lavoro intenso e qualificato su questo tema“.
LA SFIDA DEL PONTE SULLO STRETTO
Nel pomeriggio di venerdì 29 novembre si è svolto il secondo dei cinque seminari formativi organizzati dall’Ordine degli ingegneri di Napoli. Tema: “Ponte sullo Stretto di Messina: da sfida a realtà?”.
L’interesse per l’argomento era altissimo ed ha registrato un’enorme affluenza di pubblico. Per questo motivo è stato necessario spostare il convegno in una sala più ampia di quanto l’organizzazione avesse originariamente disposto, risultata comunque gremita in ogni ordine di posti.
Anche in questo caso il presidente dell’Ordine Gennaro Annunziata ha introdotto l’incontro, recando all’uditorio anche il saluto del Consiglio.
“Quest’anno – ha detto Annunziata – è stato celebrato il sessantesimo anniversario dell’Autostrada del Sole, infrastruttura che unì Napoli a Milano, rappresentando nel secolo scorso la più grande e ambiziosa opera pubblica realizzata in Italia, nonché una delle più rilevanti a livello mondiale. Oggi una nuova sfida attende l’ingegneria italiana: la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Ancora una volta – ha aggiunto – si prospetta la costruzione di un’infrastruttura strategica, capace di avvicinare il Nord e il Sud del Paese. Questa impresa rappresenta una delle più ambiziose sfide ingegneristiche del nostro tempo. Un’opera a lungo immaginata, che oggi appare più vicina alla realizzazione, grazie ai progressi tecnologici. Gli autorevoli relatori che interverranno oggi su questo tema ci aiuteranno a comprendere non solo le modalità di realizzazione del ponte, ma anche gli studi che ne costituiscono il presupposto“.
Il convegno si è giocato sul piano esclusivamente tecnico, escludendo, per precisa volontà degli organizzatori e dei relatori, analisi costi-benefici e valutazioni di tipo politico amministrativi.
L’appuntamento è stato comunque di rilevante interesse, con approfondimenti in materia sismica, progettuale e di realizzazione svolti dai professori Edoardo Cosenza, Iunio Iervolino e Fabio Brancaleoni.
Il professor Fabio Brancaleoni si è soffermato anche sulla storia dei recenti progetti del ponte sullo Stretto, con interessanti approfondimenti sul comportamento statico e “aerodinamico” (ossia dalle sue reazioni al vento) della struttura.
BRADISISMO E SICUREZZA DEGLI EDIFICI
La seconda giornata di Arkeda, sabato 30 novembre, ha visto l’Ordine degli ingegneri di Napoli protagonista dell’appuntamento formativo sul tema “Progettare la sicurezza del patrimonio edilizio storico nel territorio del bradisismo”.
In occasione di questo terzo appuntamento formativo è stato reso omaggio, con una targa, al coordinamento STN e agli ingegneri che hanno volontariamente partecipato alla campagna di sopralluoghi in conseguenza della recente crisi bradisismica nei Campi Flegrei.
Il consigliere segretario Ada Minieri (nella foto qui in alto, insieme al consigliere Eduardo Pace) ha introdotto l’incontro, portando anche il saluto del presidente e del Consiglio.
“Stamani – ha detto Ada Minieri – rendiamo il dovuto omaggio alla STN e ai colleghi ingegneri che volontariamente hanno prestato il loro impegno per i sopralluoghi nell’aria Domitia-Flegrea”.
La STN, braccio operativo degli Ordini professionali italiani per le emergenze, si è avvalsa infatti del contributo operativo degli Ordini tecnici, in un’ottica di sinergia interprofessionale tra professionisti tecnici che hanno messo a disposizione le loro competenze per la sicurezza della collettività.
“Oggi l’Ordine degli ingegneri di Napoli – ha sottolineato Ada Minieri – dice grazie a questi colleghi. E sono certa di farmi portatrice anche del ringraziamento dei cittadini e delle comunità che vivono nel territorio colpito dalla crisi bradisismica, che hanno potuto beneficiare dell’impegno volontario dei colleghi”.
DRONI PER MONITORARE I PONTI
Nel pomeriggio di sabato 30 novembre le attività formative promosse dall’Ordine per Arkeda 2024 si sono spostate nello stand al padiglione 4.
Per il quarto dei cinque eventi in programma, rifettori puntati su tecnologie di avanguardia: “Simulazione su piattaforma di ispezione di ponti mediante rilievo fotogrammetrico con drone”.
Il consigliere segretario Ada Minieri ha introdotto l’incontro, portando anche il saluto del presidente Gennaro Annunziata e del Consiglio.
“Stavolta approfondiremo – ha detto Ada Minieri – tecniche avanzatissima per l’ispezione di una infrastruttura viaria così importante come il ponte, tema diventato di drammatica attualità dopo il collasso del viadotto sul Polcevera del 2018. Queste tecniche, come ci illustreranno i relatori, risultano di notevole efficacia e presentano il vantaggio di grande accuratezza”.
Tra i relatori, la consigliera dell’Ordine Maria Rosaria Pecce, che ha introdotto e concluso il tavolo tecnico.
Nella sua relazione tecnica Maria Rosaria Pecce ha messo in luce anche i vantaggio, in termini di tempi e costi, dell’impiego dei droni per monitorare le strutture e pianificare con maggiore efficienza ed efficacia gli interventi manutentivi.
Il tema, di grande attualità, ha destato l’interesse di numerosi iscritti che hanno affollato tutti i posti disponibili dell’aula allestita nello stand, in qualche caso assiependosi anche all’esterno.
CHIUSURA CON LA DEONTOLOGIA
Nella mattinata di domenica 1° dicembre, sempre nello stand dell’Ordine, si è svolto il quinto e ultimo appuntamento del ciclo di attività formative organizzato in occasione di Arkeda 2024, sul tema “La figura dell’ingegnere”.
L’appuntamento era destinato prevalentemente ai neoiscritti, per facilitare l’obbligo di ottemperare entro l’anno solare dell’iscrizione alla formazione in materia di etica e deontologia professionale.
Ha introdotto il tema il presidente Gennaro Annunziata, che ha tracciato un rapido excurus della professione ingegneristica in Italia, dall’Ottocento fino all’attuale assetto normativo, illustrando anche le articolazioni del “sistema-Ordine”
il consigliere segretario Ada Minieri, il consigliere Raffaele De Rosa e il presidente della Fondazione Inarcassa e delegato Inarcassa Andrea De Maio sono successivamente intervenuti sui temi della formazione, della previdenza e degli argomenti connessi.
Forte la partecipazione di neo iscritti (cosa che ha richiesto in urgenza l’allestimento di ulteriori posti a sedere), i quali hanno gradito e colto al volo l’opportunità di mettersi in regola con i crediti in materia in etica e deontologia.
Cala ora il sipario su Arkeda 2024, “grazie a tutti coloro i quali – commenta Gennaro Annunziata – hanno contribuito a un successo che conferma il valore della nostra presenza agli eventi sul territorio”.
E ora è già il momento di guardare avanti e di pensare a nuove iniziative per Arkeda 2025. Appuntamento fra dodici mesi.
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